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Rumore bianco è una performance ideata sull’argine del fiume Arno insieme ad Elisabetta Bianchessi. Un inaspettato lembo di terra selvaggio e spontaneo ai piedi della città museo di Firenze.

 

Quattro personaggi, quasi usciti da un mondo altro, forse futuro, fatto di attenzione scientifica nei confronti del terreno, raccolgono pietre sul fiume, in attesa di accompagnare il pubblico in una camminata sull’argine, un percorso fatto di gesti rituali: una pietra-desiderio incastrata tra le rocce, un fiore a cui dare nuova vita, una visione privata sul fiume.

 

Il culmine è una sedie, trovata abbandonata sul fiume, che diventa un rifugio personale immerso nel canneto. Uno spazio intimo dove la visione, vietata dall’immersione totale nel verde, si apre a più ampi immaginari grazie al rumore del fiume in sottofondo.

Rumore bianco (White silence) is a performance conceived on the Arno river bank together with Elisabetta Bianchessi.

An unexpected wild and spontaneous strip of land at the bottom of the museum city of Florence.

Four characters, almost out from another world, perhaps future, made of scientific attention towards the ground, collect stones on the river bank, while waiting to accompany the audience on a walk through the embankment, a path made of ritual gestures: a desire-stone wedged between the rocks, a flower to give new life to, a private view on the river. The focus point is a chair, found abandoned on the river, which becomes a personal refuge immersed in the reeds. An intimate space where the vision, forbidden by the total immersion in greenery, opens up to wider imaginaries thanks also to the sound of the river in the background.

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Photo by Davood Madadpoor

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